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sabato 13 agosto 2011

DOMANI GLI SPETTACOLARI FUOCHI PIROTECNICI A SAN SALVO MARINA

Si svolgeranno domani sera i tradizionali fuochi pirotecnici estivi a San Salvo Marina. Intorno alla mezzanotte i fuochi pirotecnici, della ditta Vaini Firewors di Guastameroli, illumineranno in un cocktail di luci e colori il bellissimo lungomare sansalvese.

L.D.S.

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giovedì 11 agosto 2011

SAN SALVO, BILANCIO CONSUNTIVO 2010: MARCHESE ASSENTE AL CONSIGLIO COMUNALE

Nella odierna seduta del Consiglio Comunale, convocata dal Presidente Alfonso Di Toro per discutere i seguenti punti all’o.d.g.:
- Comunicazioni del Presidente ai sensi dell’art. 41 dello Statuto Comunale;
- Rendiconto della Gestione 2010 – Conto del bilancio – Conto del Patrimonio – Conto Economico e suoi allegati: approvazione;
- Piano di lottizzazione comparto zona destinata a fascia di salvaguardia paesaggistica ad insediamento sparso: adozione;
illustrato il Conto Consuntivo da parte del Presidente Di Toro e dopo l’intervento del consigliere Monteferrante che ha espresso indicazione di voto favorevole a nome dei presenti facenti parte della maggioranza (Cinalli, Di Toro, Monteferrante, Perrucci, Roberti, Rossi), ha chiesto l’astensione alle minoranze presenti al completo e ha chiesto di approvare esclusivamente il Conto Consuntivo in modo da lasciare alle future amministrazioni la scelta sulla pianificazione territoriale, è stato approvato il Conto Consuntivo 2010. Ringraziando i gruppi di minoranza per l’alto senso di responsabilità dimostrata e sottolineando l’assenza del Sindaco Marchese, titolare in carica della responsabilità del Conto Consuntivo, si ribadisce l’importanza del RISPETTO delle ISTITUZIONI. Tale rispetto non deve mancare mai, anche nei momenti di maggiore difficoltà politica. Si ricorda che il Conto Consuntivo è uno strumento fondamentale per la vita dell’Ente Comunale, la cui approvazione evita l’onta dell’arrivo di un Commissario ad acta per danno erariale, con il conseguente risparmio per l’Ente Comunale di migliaia di euro.

San Salvo, 11 agosto 2011

Responsabilmente: Rolando Cinalli, Alfonso Di Toro, Agostino Monteferrante, Vania Perrucci, Giuseppe Roberti, Nicola Rossi

Foto tratta da http://www.vastoweb.com/

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IL CONSIGLIO COMUNALE DI SAN SALVO APPROVA IL BILANCIO CONSUNTIVO 2010

Il consiglio comunale di San Salvo, nella seduta odierna, ha approvato il bilancio consuntivo 2010 cosa ben diversa dal bilancio preventivo 2011 non approvato di recente e che porterà, con le dimissioni di Marchese, alla nomina di un commissario prefettizio. Assente illustre alla seduta odierna il sindaco Gabriele Marchese e i consiglieri Cupaiolo (Gruppo Misto), Di Lallo (IDV), Santini (PSI), Paganelli, Mastroiacovo e Onofrillo del Partito Democratico. Hanno votato a favore del bilancio consuntivo Alfonso Di Toro e Rolando Cinalli dei Democratici per San Salvo, Agostino Monteferrante, Vania Perrucci, Giuseppe Roberti e Nicola Rossi del Partito Democratico mentre l’opposizione con un gesto di responsabilità si è astenuta sull'importante punto. La mancata approvazione del bilancio consuntivo 2010, a differenza di quello di previsione, avrebbe portato alla nomina di un commissario ad acta che sarebbe costato diverse migliaia di euro all’ente e quindi ai cittadini. Non è noto al momento perché Marchese, che dice di lavorare per il bene della città, non ha partecipato alla seduta rischiando di far saltare il bilancio consuntivo con conseguente aggravio economico sulle casse comunali.
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ANNULLATO IL CONCERTO DI EUGENIO BENNATO

Il concerto di Eugenio Bennato, previsto per lunedì 15 agosto in Piazza San Vitale a San Salvo, non si terrà per sopraggiunti problemi tecnici.
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mercoledì 10 agosto 2011

FO&PA: SCUOLA DI FORMAZIONE POLITICA

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:
Il vuoto incolmabile lasciato dalla perdita di Sua Eccellenza Remo Gaspari, ha toccato profondamente anche il coordinamento di FO&PA che aveva individuato in lui il Padrino della Scuola che, tra l’altro, avrebbe dovuto inaugurare il prossimo settembre. Il triste accadimento ha determinato la scelta di cambiare il tema del primo incontro.
Ad aprire il ciclo degli appuntamenti previsti, sarà un’altra personalità illustre del Nostro Abruzzo, il Governatore Gianni Chiodi.
Al fine di determinarne le modalità di svolgimento, nel pomeriggio di ieri presso la sede della Regione Abruzzo di Pescara, si è tenuto l’incontro tra il Presidente CHIODI ed il coordinamento di FO&PA (Link Facebook FO&PA-Scuola di Formazione Politica).
Il Governatore ha accolto con entusiasmo l’invito a partecipare al primo degli incontri organizzati da FO&PA, che si terrà a Vasto il prossimo 9 settembre e verterà sul tema “IL RUOLO DEL POLITICO NELLA SOCIETA’ E LA QUESTIONE MORALE”.
“Mi sento onorato di tenere a battesimo questo ambizioso progetto – ha affermato il Presidente Chiodi – che si pone come obiettivo primario quello di stimolare la partecipazione delle nuove generazioni alla vita politica”.
“L’incontro – ha dichiarato il coordinatore di FO&PA Nicola Salerni – è stato particolarmente costruttivo e gli spunti suggeriti dal Governatore sono risultati in piena sintonia con gli obiettivi che la SCUOLA stessa ha posto come priorità”.
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martedì 9 agosto 2011

VASTO: SALE LA PROTESTA DEL COMITATO DI QUARTIERE "SAN LORENZO"

Quando il 1° dicembre 2009 nasceva a Vasto il "Comitato di Quartiere San Lorenzo" qualcuno pensava ad una ennesima associazione dedicata alla lamentela verso le istituzioni di cose non fatte.
L'associazione nasceva "in primis" per mettere in evidenza, come se ce ne fosse bisogno, l'estrema pericolosità della Strada provinciale San Lorenzo S.P. 157, che come tutti i vastesi sanno, collega la Strada statale 16 alla contrada Sant'Antonio Abate. La mancanza di segnaletica, di semafori, di rallentatori ne fanno una "pista di prova" per piloti e centauri più o meno esperti, con conseguenze più o meno gravi: non si hanno ancora numeri certi, ma sono morte su questa strada almeno venti-trenta persone. Segnalazioni circostanziati da parte del Comitato di quartiere hanno portato all'installazione di un ripetitore semaforico (vedi incrocio per Monteodorisio), e i complimenti da parte dell'Amministrazione provinciale di Chieti per le proposte presentate, documentate e puntuali. Rigettate invece per una diversa interpretazione della normativa (Ministero dei Lavori Pubblici del 2001 - Norme tecniche n. 60/78) la richiesta di marciapiedi rialzati (la vicina San Salvo ne ha fatto incetta nel proprio territorio urbano), interpretati come "rallentatori", vietati su questo tipo di strada… come dire che si può essere investiti "per legge"…
L'installazione del semaforo con rilevatore di velocità in corrispondenza della scuola e della chiesa parrocchiale ha in effetti all'inizio "calmato" i piedi acceleratori, ma per poco. Si è subito capito che se la velocità è tanta, il rilevatore non fa in tempo a rilevare, per cui il bolide passa tranquillamente, facendo scattare il rosso ai tranquilli automobilisti che seguono. Il Comitato di quartiere di San Lorenzo aveva chiesto invece un impianto con tanto di rilevatore della velocità e relativo autovelox, assicurando che l'impianto si sarebbe pagato da solo… con le multe: invano. Da due mesi circa il semaforo è spento, in attesa di riparazione...
Il Comitato di quartiere di San Lorenzo ha evidenziato una situazione fognante molto precaria… qualcuno penserà: in campagna? Si, il borgo di San Lorenzo, per intenderci di fronte alla chiesa, scarica praticamente a cielo aperto, e in proprietà privata. Da anni si prova a trovare una soluzione, e un intervento risolutivo è stato presentato al Comune di Vasto, circostanziato con un progetto pressoché esecutivo, che l'Amministrazione locale ha fatto proprio, riconoscendone la valenza progettuale e di pubblica utilità. Bisogna fare solo i lavori… che non partono, nonostante le assicurazioni pre-elettorali. Il nostro atteggiamento non è conflittuale nei confronti dei nostri amministratori comunali, ma la sicurezza non può più aspettare e altrettanto la necessità di salute pubblica.
In un anno il Comitato di quartiere di San Lorenzo ha proposto al Comune di Vasto (non a parole, ma con precisa documentazione tecnica) piccoli interventi sulla sicurezza della area scolastica, ha segnalato tratti di assenza totale di illuminazione e relative pericolose conseguenze, ha proposto una pista ciclo-pedonabile accanto alla strada (oggi è praticamente impossibile muoversi a piedi sulla strada, a meno di votarsi al sacrificio "stradale"), segnalato carenze( per i particolari vedi http://www.comitatoquartieresanlorenzovasto.it).
Da subito il Comitato di quartiere di San Lorenzo ha chiarito all'Amministrazione comunale la propria volontà di essere propositivo con richieste mirate e limitate come impatto economico, proponendo un "avanzamento lavori" diluito nel tempo, e secondo le possibilità dell'amministrazione.
Ciò non è avvenuto, e non si vedono all'orizzonte movimenti in tale direzione: se la crisi economica attanaglia tutti, comuni compresi, ciò non deve far dimenticare il dialogo, le proposte, la ricerca delle soluzioni.
Ai cittadini non basta più sentirsi dire che non ci sono fondi per richieste che riguardano la sicurezza e il vivere civile: un insulto all'intelligenza.
Domani è 10 agosto: non resta che affidarci a San Lorenzo.



Comitato di Quartiere San Lorenzo a Vasto
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ANCHE MARCHESE SOFFRE DELLA PATOLOGIA BERLUSCONIANA: L'INTERVENTO DEL PROFESSORE ARTESE

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:
E’ finita, con le seconde e definitive dimissioni del Sindaco, la lunga crisi dell’amministrazione di centro-sinistra al governo del Comune di San Salvo, che già da molti mesi aveva portato ad una quasi totale paralisi dell’attività dell’ente locale. Ed è finita nel clima afoso e indifferente dei primi d’agosto, appena rotto – la sera di domenica 7 – dal comizio del Sindaco Gabriele Marchese, che ha radunato i suoi fans insieme a parecchi cittadini, curiosi questi ultimi di capire qualcosa in più sulle dinamiche e le responsabilità che hanno dato origine e alimento a questa travagliata vicenda. Ma il Sindaco Marchese ha in buona sostanza deluso le aspettative, in quanto ha espresso un giudizio pienamente soddisfacente del suo operato (“Abbiamo lavorato bene”) scaricando le responsabilità della crisi su una serie di singole persone, tutte citate per nome e cognome, peraltro quasi tutte appartenenti allo schieramento di centro-sinistra e in particolare al suo partito, il PD. Quello di concludere un’esperienza amministrativa con un rituale autoincensamento è un vezzo che i “compagni” non hanno mai smesso. Arnaldo Mariotti, congedandosi dagli elettori e dalla cittadinanza nel 1998 e nel 2002, sostenne che lui e la sua giunta avevano “lavorato bene”. Lo stesso ha fatto Marchese nel 2007 ed ora, nel 2011. Ci chiediamo: ma in democrazia non dovrebbero essere gli elettori e i cittadini ad esprimere il giudizio sulle scelte degli amministratori? E poi, che senso ha dire: “Abbiamo lavorato bene” quando l’ultima amministrazione si è caratterizzata, sul piano delle scelte strategiche, come una delle più inconcludenti della storia repubblicana di San Salvo, fino ad autodissolversi per dissidi interni in anticipo sulla scadenza del mandato? Quanto ai personalismi, cioè alla lotta di tutti contro tutti per le poltrone più che sui programmi, non è forse anche questo un problema politico? Se cioè i partiti, anche i maggiori, sono oggi diretti da segreterie e direttivi poco attenti al bene comune, questo argomento non merita alcuna riflessione? Dunque non ha senso scaricare ogni responsabilità sui singoli, visto che i sindaci, dal 1994 hanno goduto in Italia di un potere pressoché assoluto nell’ambito comunale e che gli uomini, compresi gli assessori, li hanno scelti loro avendo in comune con loro spesso una non breve storia politica e personale. In altri termini è una patologia berlusconiana quella di non fare mai autocritica e di vedere nemici dappertutto o gente che rema contro e mette i bastoni fra le ruote; segno che la cultura dell’uomo di Arcore si è fatta strada anche dentro la sinistra storica e in specie dentro il Partito Democratico (che, non dimentichiamolo, accoglie oggi l’eredità e gli avanzi della vecchia DC e del vecchio PCI). Tuttavia, oltre che vittime della megalomania e delle risse interne, questa Amministrazione e il suo Sindaco sono state anche vittime di una quasi totale chiusura nei confronti dell’opinione pubblica e della società civile. Più volte sollecitate su diversi e annosi problemi che riguardano San Salvo, come il centro storico, il rapporto tra la città e la Marina, l’area metropolitana Vasto-San Salvo, la viabilità e l’infrastrutturazione del territorio, il ruolo di San Salvo nei confronti del comprensorio, la tutela e la bonifica ambientale, la scuola superiore e il rilancio dell’attività culturale, le questioni legate alla sicurezza e alla legalità, non hanno mai voluto seriamente accettare il confronto e il dibattito, mai voluto affrontare i singoli temi con l’umiltà e la competenza di cui necessitano. Così la parabola del centro-sinistra salvanese somiglia in tutto – come dicevamo – a quella di Berlusconi sul piano nazionale (tanto che Bersani ora paradossalmente dice al capo del governo le stesse cose che noi stiamo dicendo agli amministratori di San Salvo!). E la crisi del regime di centrosinistra di San Salvo, durato ben 17 anni: 1994-2011, fa il paio con la crisi della Seconda Repubblica, che in realtà non è mai nata perché oggi scopriamo come i personalismi, il carrierismo e la corruzione abbiano avuto un seguito dopo Tangentopoli al punto che stanno divorando entrambi gli schieramenti e minando quel sistema bipolare che avrebbe dovuto, con l’alternanza, ridurre il numero dei partiti e restituire dignità, onestà ed efficienza alla politica e alle istituzioni. Se teniamo conto che questa crisi politica si svolge inoltre all’interno di una grave crisi economica e sociale (la peggiore dopo quella del 1929-1933) comprenderemo quanto poco si possa stare allegri per il futuro delle nostre comunità. La crisi economica, sottovalutata inizialmente persino dagli esperti, sta infatti producendo sconvolgimenti epocali non solo in Africa e Medio Oriente ma persino in Europa. Costringendo le popolazioni a duri e lunghi sacrifici, essa dà origine infatti a crolli di regimi e cambiamenti continui che non risparmiano le posizioni consolidate (figuriamoci le ambizioni dei piccoli amministratori locali!). In conclusione non entreremo nel merito dell’attività amministrativa del periodo 1994-2011 semplicemente perché questa ha bisogno di una trattazione a parte (come abbiamo fatto per il “centro storico” qualche tempo fa), puntuale e approfondita, argomento per argomento. Dunque ci ripromettiamo di svilupparla nei prossimi mesi, prima cioè che si rientri nel clima e nella faziosità della prossima campagna elettorale per le comunali, quella della primavera 2012.

Giovanni Artese
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